Ciao a tutti e bentornati nel mio blog !
Stavolta ho deciso, basta ! Vi racconterò della mia esperienza all’estero, a Grenoble, in Francia. Questo video è una sorta di introduzione, vi racconto la situazione iniziale e come mi sono ritrovata a lavorare all’estero.
Se state pensando di partire ed andare all’estero questo video vi può aiutare, soprattutto se non riuscite a trovare il coraggio di partire e continuate a rimandare.
Tanti ragazzi hanno il desiderio di cambiare vita, cambiare lavoro, partire e andare all’estero, magari trasferirsi in Australia, Londra, Stati Uniti, Francia, Germania, ecc. ma davvero in pochi hanno il coraggio di farlo ed il rischio più grande è di continuare a rimandare per poi trovarsi a 30-40-50 anni pieni di rimpianti e, soprattutto, senza lavoro.
In poco tempo ho trovato un lavoro a tempo pieno e ho creato la mia impresa, cosa che a Roma non avrei mai potuto fare così rapidamente.
L’Italia, con tutte le sue contraddizioni, rimane magnifica e salutarla non è semplice per tutti.
Io ho scelto il sud della Francia, forse perché già colma di sud.
Nel sud la vita scorre piacevolmente.
Il clima è gradevole e si sta bene, il lavoro non manca nonostante una crisi globale ancora vicina, seppure più lontana dal nord del paese. Tutti vogliono vivere nel sud della Francia (generalizzo, lo so), di certo buona parte dei francesi.
Una volta essersi abituati non è più così scontato pensare di volere un giorno tornare indietro.
Ora, non solo per i servizi, ma è più per qualcosa che respiri che la Francia ti entra dentro, nelle vene !
Contrariamente a quello che si dice dei francesi che non amerebbero tanto gli italiani, tutte le volte che conosco qualcuno di nuovo, il primo dialogo più vero rimane: «Italiana? J’adore l’Italie!… si mangia bene e la vostra lingua è così charmante… » e, non di rado, «sai, anch’io sono di origini italiane».
Perché, dovete sapere, che moltissimi in Francia pare contino in famiglia un parente italiano.
Qualcuno arrivato qui negli anni ’50, o forse prima : il bisnonno, il nonno, il padre o la madre. Per quanto mi riguarda, mio nonno è arrivato qui a Grenoble con un solo sacco di patate. Ma poco importa, tutti i francesi amano sottolineare l’amore per l’Italia e gli italiani, così niente mi fa più piacere – anche se, inevitabilmente, mi viene spontaneo pensare che, nonostante siano passati decenni dalle grandi emigrazioni italiane, ancora nel 2019, ed io appena qualche anno fa, si senta l’esigenza in Italia di andare via dalla propria terra in cerca di qualcosa di nuovo e migliore, di concreto, di certo.
In fondo, qui, in Francia, inizio a mettere radici.
Lasciatemi un sacco di commenti così so cosa raccontarvi la prossima volta, baci !
1 commento