A volte non è questione di nascondersi, ma di provare a separare.
Ho iniziato a firmare “Lythande” quando ho capito che alcune storie, per nascere, avevano bisogno di uno spazio più ruvido. Uno spazio non ufficiale, non rifinito. Dove non c’era ancora niente da annunciare. Dove non servivano risultati, ma processi.
“Lythande” è il nome con cui sto esplorando quel tipo di creazione che non ha scadenze, che si costruisce mentre si sbaglia. Dove posso scrivere, progettare, disegnare, e poi cambiare idea senza dover “rilasciare” qualcosa.
Il primo esperimento pubblico di questo spazio è un PDF, pubblicato su Ko-fi, che si chiama Dietro le Storie – Speciale Lythande Studio #1. Non è un contenuto finito, non è un racconto formale, non è una raccolta editoriale. È un insieme di appunti: una scena inedita da un progetto sci-fi in corso (il cui titolo è ancora riservato), qualche pensiero sparso, un frammento dal nuovo sito che prenderà il posto di Develop4fun.
È riservato a chi sostiene il progetto con il livello “Story Keeper“.
Se ti incuriosisce, puoi trovarlo qui: 👉 https://ko-fi.com/lythandestudio
Oppure dare un’occhiata direttamente al PDF: 📄 https://ko-fi.com/s/d021b730ac
Scrivere in questo modo, in uno spazio non destinato alla pubblicazione, mi consente di ritrovare una certa autenticità. Non si tratta solo di redigere testi o portare avanti produzioni, ma di capire cosa significhi davvero scrivere per sé, senza l’urgenza del pubblico, senza obiettivi di marketing. Questo tipo di scrittura forse non è visibile, ma spesso è proprio quello che conta di più.